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Ora Baldini era solo al comando: un brivido mi corse lungo la schiena, una gioia immensa mi assalì, gli ultimi chilometri furono un tripudio, poi ci fu l'ingresso allo Stadio Panathinaiko, teatro della prima Olimpiade dell'era moderna, mancava solo un giro al trionfo. Mentre Baldini tagliava il traguardo a braccia alzate, i miei occhi cominciarono a luccicare: ce l'aveva fatta un emiliano, conterraneo dello sfortunato Dorando Pietri, era diventato 'dio di Maratona', come scrisse il giorno successivo 'La Gazzetta dello Sport'.